Marzo 2013 (settimana 1)
06.03.2013 18:04(ANSA) - ROMA, 6 MAR – “La Camera e il Senato sono stati convocati per la prima seduta della XVII legislatura venerdì 15, rispettivamente alle 10.30 e alle 11. All'odg figura: la costituzione dell'Ufficio provvisorio di Presidenza, della Giunta delle elezioni provvisoria e la proclamazione degli eletti; l'elezione del Presidente che avrà luogo per scrutinio segreto. La Camera sarà presieduta da Antonio Leone mentre il Senato da Emilio Colombo”. Cfr. https://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2013/03/06/Convocato-Parlamento-prima-seduta-15_8354616.html Leone è attuale vicepresidente della Camera dei Deputati. Colombo fu un esponente della D.C. e 15º presidente del Consiglio. E’ stato presidente del Parlamento Europeo ed è senatore a vita dal 2003.
“L’immensa folla che ha gremito piazza S. Pietro durante l’ultimo Angelus di Papa Benedetto XVI dimostra, inconfutabilmente, che la Chiesa popolo di Dio, voluta e sancita dal Vaticano II, è una realtà viva, nonostante i non pochi tentativi di metterne in soffitto la portata profetica e la centralità ecclesiale dell’intuizione conciliare”. Cfr. https://www.ilpontenews.it/img/archivio/mar_02_2013.pdf
Sia per motivi politici, che religiosi, il cattolico in Italia è chiamato in questo tempo ad una maggiore spiritualità. Ecco le letture della III DOMENICA DI QUARESIMA (ANNO C):
I Lettura Es 3,1-8.13-15 Io-Sono mi ha mandato a voi.
Salmo (Sal 102) Il Signore ha pietà del suo popolo.
II Lettura 1Cor 10,1-6.10-12 La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro ammonimento.
Vangelo Lc 13,1-9 Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.
Cfr. https://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20130303.shtml
Infine una riflessione per l’attuale crisi socio-politica. Il benessere deriva dai consumi, dove non si consuma non c'è ricchezza. Eppure è la stessa corsa sfrenata ai consumi, il fenomeno noto del “consumismo”, termine che spesso usiamo in accezione negativa per rappresentare un mondo spersonalizzante, in cui conta ciò che si ha più di ciò che si è. Come conciliare le due cose? Come conciliarle poi con Dio, senza rischiare di metterlo da parte presi dalla corsa all'ultimo modello, all'ultima griffe? Sempre più il consumismo vacilla, perché sono finiti i soldi per i consumi e dunque o si torna ad apprezzare il valore della famiglia, dell'amicizia, del rispetto dell'altro, dello stare insieme, o si cade in un vuoto che difficilmente si riuscirà a riempire.
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