Aprile 2013 (settimana 1)

23.04.2013 15:14

Messaggio Pasquale di Papa Francesco: “Ecco che cos’è la Pasqua: è l’esodo, il passaggio dell’uomo dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene. Perché Dio è vita, solo vita, e la sua gloria, siamo noi, è l’uomo vivente (…) accogliamo la grazia della Risurrezione di Cristo! Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio, lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali Dio possa irrigare la terra, custodire tutto il creato e far fiorire la giustizia e la pace. E così domandiamo a Gesù risorto, che trasforma la morte in vita, di mutare l’odio in amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace. Sì, Cristo è la nostra pace e attraverso di Lui imploriamo pace per il mondo intero”.

Mons. Marino, Il Mattino di Avellino, Messaggio di Pasqua: “Dobbiamo diventare tutti consapevoli che essere cristiani non significa affatto non avere problemi o affrontarli con leggerezza; essere cristiani significa, invece, che le nostre tristezze, le nostre ferite, le nostre preoccupazioni, le nostre quotidianità, vengono lavate, purificate, con il sangue di Cristo. Il Signore non ci esonera dalla sofferenza, non ci toglie il dolore, ma lo trasforma, mentre ci trasforma, lo illumina, mentre ci illumina, lo rende "fecondo", mentre ci rende fecondi. E' straordinario, perché proprio da qui nasce la gioia vera, piena, evangelica: dall’essere consolati e salvati da Dio.”.

E. SCALFARI, La Repubblica, Un incubo di meno: “Napolitano sa benissimo che le sue dimissioni premature rispetto alla naturale scadenza del suo settennato, avrebbero gettato i mercati in grandissima confusione, avrebbero accresciuto la rissa tra i partiti e al loro interno, avrebbe annullato la credibilità internazionale del nostro Paese già abbastanza logorata dagli insuccessi politici che hanno fortemente indebolito l'immagine di Mario Monti”.

AVELLINO, Il ponte, Fidarsi o non fidarsi: “Si preparano le liste elettorali, si scelgono i candidati a sindaco, si organizzano i programmi e si mettono in campo tutte le risorse utili per vincere. Vi saranno centinaia di candidati sicché in ogni famiglia si creeranno tensioni ed attriti: perché una volta accettata la candidatura ognuno vorrà fare, almeno, bella figura! Perché pochi avranno l’intelligenza, prima di accettare la proposta di candidarsi, di chiedere un consenso preventivo ad amici e parenti (...)

La soluzione più efficace potrebbe essere quella di organizzare una lista della speranza che appoggi il candidato sindaco del Movimento 5Stelle. Si mettano insieme tutte le persone libere e di buona volontà che vogliono rendere un servizio alla città! Trovino le occasioni per discutere, per ragionare e per decidere un impegno nuovo e diverso a favore della nostra comunità: non per occupare un posto in Consiglio Comunale ma per dare un contributo al cambiamento altrimenti impossibile! E’ un’occasione unica che potrebbe non capitare più! Se dovessero ripetersi i riti e le scelte del passato, dopo, sarà inutile piangere o lamentarsi. I soliti noti avranno prevalso ancora una volta. Vi sarà, pure, qualche faccia nuova ma la musica non cambierà: anzi i soliti direttori d’orchestra si sentiranno ancor più autorizzati a guidare la “banda” ed a decidere (il peggio) per tutti”.

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