Consigli Comunali di SETTEMBRE ad Avellino

14.10.2013 09:38

Dopo la pausa di ferragosto, i Consigli Comunali di settembre (5, 12, 27, 30), hanno avuto per o.d.g.:

  1. 5 settembre:

- interrogazioni dalle ore 17.30 fino alle 18.30;

- individuazione degli Organi Collegiali ritenuti indispensabili per la realizzazione dei fini istituzionali art.96 Decreto Legislativo n.267/2000;

- mozione presentata dal consigliere Giancarlo Giordano avente per oggetto Attivazione WI-FI gratuito in città;

- richiesta informativa da parte del gruppo dell’Unione di Centro sui Lavori Tunnel e perizia di variante;

- richiesta di convocazione del Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 18 del Regolamento comunale da parte dei gruppi di opposizione avente per oggetto Edilizia Giudiziaria- Situazione attuale e intendimenti dell’amministrazione Comunale.

L’assessore Barra ha affermato: “la variante è al vaglio del settore predisposto. Reputo inoltre che sia necessario un approfondimento sulle autorizzazioni depositate e versate presso enti autorizzati. L’amministrazione ha intenzione di occuparsene. Una mia idea sul tunnel l’avevo già prima del mio incarico. Vi ho chiesto se era il caso di continuare ed è stata fatta una valutazione sull’esborso già sostenuto e quindi il completamento è necessario”.

 

  1. 12 settembre:

E’ stato approvato, dopo un lungo e intenso dibattito, lo schema di Convenzione per l’esercizio delle funzioni e modalità di gestione associata degli interventi e servizi del Piano Sociale di Zona A4 nonché il Regolamento di Funzionamento del Coordinamento Istituzionale. Un dibattito che ha visto uno scontro frontale tra il consigliere Preziosi e, in modo particolare, l’Assessore La Verde relatore della proposta all’o.d.g.

Prima dell’inizio dei lavori le OO.SS. ed i 22 professionisti del Consorzio Pubblico dei Servizi Sociali A4 sono entrati in consiglio per chiedere un tavolo di concertazione con l’Amministrazione comunale finalizzato a salvaguardare i livelli occupazionali ed i servizi sociali alle fasce più fragili della popolazione.

Il Presidente dell’assise, Livio Petitto, ha rassicurato i presenti circa la disponibilità a convocare, in tempi brevi, un tavolo di lavoro per trovare le migliori soluzioni.

Il consigliere Preziosi è contrario al modello di Convenzione ex art. 30 D. Lgs. 267/00 proposto, a discapito del modello consortile, ed illustra all’assise una dettagliata e nutrita pregiudiziale. Secondo lui è necessario “poter votare con scienza e coscienza” e che “è sotto gli occhi di tutti il blocco del nuovo Ambito A04 che a settembre 2013 non riesce ancora ad erogare servizi sociali ai cittadini”. Attacca, inoltre, il Sindaco Foti che ad oltre 100 giorni dall’insediamento non è riuscito a presentarsi in Consiglio comunale con una programmazione condivisa con gli altri Sindaci dell’Ambio A04. Addirittura, “nessuno conosce, ad oggi, i contenuti della programmazione sociale triennale che dovrebbe essere inviata agli Uffici regionali entro e non oltre il 16/09/2013”. Preziosi è un fiume in piena quanto attacca il vice-sindaco La Verde “un vero politico cerca di mediare con gli altri colleghi amministratori e non divide i territori, invece di far prevalere il buon senso hai preferito far prevalere la contrapposizione e la tutela di interessi connessi a promesse elettorali a favore di qualche cooperativa sociale e qualche associazione di promozione sociale”. Ricorda, inoltre, all’assise comunale che sono tante le note che i Sindaci dell’ex Ambito A4 hanno invano fatto pervenire al comune di Avellino.

La nota del 27 luglio 2013, per esempio, inviata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio comunale, con la quale ben 12 Comuni dei 16, attraverso i propri rappresentanti, contestavano al comune di Avellino:

1. la scelta unilaterale relativa alla forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito;

2. la nomina del Coordinatore del nuovo Ambito che a mente dall’art. 11 della legge regionale

11/2007 deve essere scelto dall’Assemblea dei Sindaci e non dal Sindaco del comune di Avellino;

3. il meccanismo del voto ponderato;

4. il diniego assoluto del Sindaco Foti di aderire al Consorzio A4 senza rispettare la volontà degli

altri 13 Consigli comunali su 16 che, tra i mesi di maggio e luglio 2013, si erano già pronunciati in

materia individuando nel Consorzio A4 la f orma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito A04.

Preziosi ricorda che rappresentanti di alcuni Comuni, all’improvviso, probabilmente per “ordini di scuderia”, che nulla hanno a che f are con i servizi sociali e la tutela dei cittadini, hanno dovuto subire pressioni e accettato i diktat del PD. Sottolinea che il Consiglio comunale di Avellino non è stato coinvolto nelle scelte. Il primo e l’unico Consiglio Comunale con all’ordine del giorno le questioni del Piano Sociale di Zona è stato appunto quello del 12 settembre, vale a dire a pochissime ore dalla scadenza per la presentazione della programmazione sociale. Chiede alla maggioranza: “Chi ha detto che il Consiglio comunale è orientato verso la Convenzione e non verso l’adesione al Consorzio A4 ? Vuole la maggioranza dare la possibilità ai consiglieri di poter decidere documentandosi, casomai presentando a tutti una relazione circa i vantaggi e gli svantaggi dell’una e/o dell’altra forma giuridica ? Non possiamo essere chiamati solo ad alzare il dito senza essere correttamente informati circa tutto il percorso da realizzare. Perché a Lioni e Atripalda il PD sceglie di gestire il sociale attraverso la forma consortile mentre ad Avellino decide per la Convenzione ?”. Preziosi incalza la maggioranza ed afferma di assistere sbigottito alle illegittimità più aberranti.

Il Sindaco di Chianche, per esempio, socio del Consorzio A4, ha dapprima fatto confermare nel mese di luglio 2013, dal proprio Consiglio Comunale, che la forma giuridica di gestione associata del nuovo Ambito A04 è il Consorzio e, poi, con propria determina n. 27 del 09/09/2013 ha approvato la Convenzione ex art. 30 con Avellino capofila elaborata autonomamente dagli Uffici del comune di Avellino. Preziosi aggiunge: “l’art. 42 del TUEL – Attribuzione dei consigli – prevede che il Consiglio Comunale è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo con competenza in materia di convenzioni tra i comuni, costituzione e modificazione di forme associative e che le deliberazioni in ordine a detti argomenti non possono essere adottate in via d’urgenza da altri organi del comune, Sindaco e/o Giunta, salvo quelle attinenti alle variazioni di bilancio adottate dalla giunta da sottoporre a ratifica del consiglio nei sessanta giorni successivi, a pena di decadenza. La Verde sta cercando di costruire il nuovo Ambito a partire da atti nulli creando di fatto un vulnus giuridico che il Consiglio Comunale di Avellino non può accettare”.

Preziosi illustra all’assise il fatto che dal mese di maggio 2013 a tutt’oggi, il Sindaco Foti ha convocato solo 3 Assemblee dei Sindaci. La prima è stata interlocutoria. Nell’ambito di tale riunione il Sindaco Foti si è detto favorevole a costituire un nuovo Consorzio per la gestione dell’Ambito. Forse, non sapeva che non è più possibile costituire nuovi Consorzi e che quindi, l’unica possibilità era quella di aderire al Consorzio A4 già esistente e perfettamente funzionante. La seconda volta il Sindaco Foti ha convocato l’Assemblea dei Sindaci per il 26/07/2013 alla quale non ha partecipato ma ha fatto partecipare l’Assessore alle politiche sociali La Verde che non ha saputo gestire l’Assemblea e, poi, ha abbandonato la seduta lasciando gli altri Sindaci soli in seno all’Aula consiliare ed increduli di un simile comportamento. La riunione, quindi, si è conclusa con un nulla di fatto. Anche la terza ed ultima riunione, sempre presieduta dall’Assessore La Verde, tenutasi il 22 agosto si è conclusa con un nulla di fatto per mancanza del numero legale. Preziosi precisa che in politica è necessario condividere e che La Verde non può pretendere il Comune capofila dell’Ambito, la Presidenza dell’Ambito, il Coordinatore dell’Ufficio di Piano, i componenti dell’Ufficio di Piano, la sede dell’Ufficio di Piano ecc. senza concertarlo con gli altri Sindaci. Il comune di Avellino, che negli ultimi 10 anni ha solo dimostrato di non avere le giuste professionalità per gestire e realizzare il Piano Sociale di Zona, tant’è che ha perso milioni di euro di finanziamenti e pretende di far scivolare nelle proprie sabbie mobili anche i comuni dell’ex Ambito A4. Preziosi prosegue affermando che “gli uffici comunali:

- giovedì pomeriggio 05 settembre u.s., svegliandosi dal letargo in cui erano piombati dal 22 agosto u.s., nonostante le scadenza del 15/09 p.v., hanno inviato a mezzo PEC a tutti i comuni dell’Ambito, una diffida minacciando gli stessi ad approvare entro 5gg, in seno ai rispettivi consigli comunali, il Regolamento di funzionamento dell’Assemblea dei Sindaci e lo schema di Convenzione ex art. 30 – D. Lgs 267/00. Documenti elaborati e proposti dal comune di Avellino senza alcun coinvolgimento degli altri 15 Sindaci come, invece, il buon senso richiede;

- venerdì 06 settembre rinviano a mezzo PEC a tutti i comuni dell’Ambito una nuova diffida, che rettifica ed integra la documentazione inviata il giorno precedente. La novità della nuova nota sapete qual è? Addirittura la rinuncia al meccanismo del voto ponderato in seno all’Assemblea dei Sindaci;

-lunedì 09 settembre rinviano, ancora una volta, a mezzo PEC a tutti i comuni dell’Ambito una nuova rettifica ed integrazione della documentazione inviata i giorni precedenti. Con tale nota viene chiesto ai Comuni di eliminare dalla documentazione il riferimento al verbale dell’Assemblea dei Sindaci del 20/12/2012, verbale oggetto di ricorso al Presidente della Repubblica da parte del Consorzio A4 perché considerato falso”.

Dunque: “come può un comune capoluogo di provincia cambiare idea continuamente e non capire, invece, che per costruire un Ambito di 100.000 abitanti è necessario condividere, dialogare e far ricorso al buon senso. La prassi, infatti, vuole che una Convezione sia presentata ai Consigli Comunali una volta condivisa ed adottata dall’Assemblea dei Sindaci. Purtroppo così non è stato”. Sembrerebbe, quindi, che ad oggi La Verde non sia riuscito a mediare e trovare idonee soluzioni. Infatti, i Sindaci sono l’uno contro l’altro. In questo modo, il nuovo Ambito difficilmente riuscirà a decollare. Preziosi assegna la responsabilità di un eventuale Commissariamento dell’Ambito al Vice-Sindaco. Tra l’altro, anche i sindacati CGIL, CISL, UIL e UGL, attraverso un comunicato stampa hanno lanciato un grido d’allarme chiedendo ad Avellino di non tirare la corda approvando la Convenzione ex art. 30 ma di valutare l’adesione al Consorzio A4.

Anche Foti, prosegue Preziosi “ha preferito fare come lo struzzo: mettere la testa sotto la sabbia e non mediare come, invece, avrebbe dovuto fare per accogliere le giuste osservazioni fatte dai suoi colleghi”. Preziosi, si dice contrario alla Convenzione ex art. 30 in quanto “strumento che non rappresenta la soluzione migliore per gestire un Piano Sociale di Zona e garantire i livelli occupazionali”.

Così come già sottolineato nel documento di lavoro che dice di aver consegnato al Sindaco e al Vice-Sindaco lo scorso 25 luglio e che, sembrerebbe, non abbia ricevuto alcun riscontro. Nel documento di cui innanzi Preziosi dice di aver evidenziato l’inopportunità che Avellino svolgesse il ruolo di capofila per i seguenti motivi principali:

- a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità che non darebbe la possibilità di contrattualizzare

neppure una figura professionale;

- per le difficoltà della macchina amministrativa del comune di Avellino che negli ultimi anni ha

dimostrato di non conoscere i meccanismi di funzionamento del Piano Sociale di Zona perdendo milioni di euro di finanziamenti nel settore sociale;

- per le difficoltà del comune di Avellino nel poter anticipare importanti somme per sopperire ai ritardi di pagamento dei fondi regionali e comunali destinati al Fondo Unico di Ambito;

- per l’impossibilità di avviare la stabilizzazione del sistema di welfare così come hanno f atto i Consorzi di Lioni ed Atripalda in quanto sebbene sia necessario coinvolgere i soggetti del III settore nell’erogazione dei servizi non è pensabile delegare agli stessi la realizzazione dei servizi sociali e socio-sanitari senza dotarsi di uno staff di professionisti rispondenti direttamente alla parte pubblica.

Infine, Preziosi chiede :

- il rinvio dell’o.d.g. in modo da “riflettere più attentamente sulla forma giuridica di gestione associata che il Consiglio Comunale dovrà approvare. Ciò al fine di evitare che i consiglieri comunali si rendano complici di una scelta scellerata come appunto quella all’o.d.g.”;

- di “fare ogni sforzo per trovare una mediazione con gli altri 8 Comuni che aspettano solo di essere

ascoltati, tutelati e presi in considerazione”;

- di “valutare seriamente la possibilità che Avellino aderisca al Consorzio A4”.

La pregiudiziale, messa ai voti, viene respinta con 22 voti contrari e 9 a favore.

L’Assessore alle politiche sociali, La Verde, illustra i punti all’o.d.g.. e si dice convinto che la Convenzione sia la soluzione migliore per garantire servizi sociali al cittadino: “uno strumento che consentirà di avviare un nuovo ciclo per dare risposte concrete alle fasce più deboli. Una delle priorità di questa Amministrazione è quello delle politiche sociali ed Avellino non intende fuggire da questa sfida. Avellino ha il dovere di dare il massimo per dare risposte avendo tutte le caratteristiche per essere il comune capofila. Sarà nostro impegno dare priorità al personale del comune capofila e dei comuni aderenti. Lungi da noi la volontà di togliere posti di lavoro faremo tavoli di concertazione con sindaci ed organizzazioni sindacali”

I punti all’o.d.g. vengono approvati con il i voti favorevoli della maggioranza e di qualche consigliere di minoranza. La forma giuridica per la gestione associata del nuovo Ambito A04 prescelta è la Convenzione con Avellino capofila.

Naturalmente ora la palla passa alla Regione Campania che dovrà valutare se ci sono le condizioni per prendere in considerazione la programmazione sociale che il comune di Avellino probabilmente presenterà entro il termine ultimo vale a dire il prossimo 16/09. Detta programmazione dovrà rispettare le indicazioni operative regionali per la presentazione del piano sociale di zona triennale 2013/2015 approvate con decreto n. 308/2013. Gli operatori del Consorzio A4 e le OO.SS. lanciano l’appello: la battaglia non finisce qua, anzi…

 

  1. Il Consiglio Comunale è convocato per il giorno 27 settembre alle ore 17.30 e per il giorno 30 settembre alle ore 17.00 per trattare i seguenti argomenti:

Relatore Presidente:

1. Svolgimento Interrogazioni (17.30 – 18.30) .

 

BILANCIO Relatore ass.re A. Spagnuolo:

2. Delibera di G.C. n.34 del 29 agosto 2013 ad oggetto: “Variazioni al corrente bilancio di previsione, nonché al bilancio pluriennale 2013 – 2015. 2° Provvedimento” . Ratifica.

3. Variazioni al corrente bilancio di previsione, nonché al bilancio pluriennale 2013 – 2015. 3°Provvedimento.  Ratifica.

4. Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio e ricognizione stato di attuazione dei programmi 2013. (art. 193 D.L.vo n° 267/2000).

 

Relatore consigliere G. Festa:

5. Ordine del giorno presentato dal consigliere Festa ai sensi dell’art. 59 ad oggetto: “Presenza Ruolo ed impegno dell’Amministrazione comunale di Avellino all’interno delle sue Partecipate. Discussione e Indirizzi.”

 

Relatore consigliere G. Giordano:

6. Mozione presentata dal consigliere Giordano Giancarlo avente per oggetto: “Modifica dell’art. 46

comma 2° dello Statuto Comunale”.

7. Mozione presentata dal consigliere Giordano Giancarlo avente per oggetto: “L’acqua è un bene

comune e pertanto pubblico”.

8. Mozione presentata dal consigliere Giordano Giancarlo avente per oggetto: “Giacenza raccomandate presso il centro di smistamento di Poste Italiane in località Pianodardine”.

 

BENI COMUNI Relatore ass.re C. Barra:

9. Servizio di manutenzione ordinaria degli impianti elettrici in 9 plessi scolastici. Riconoscimento debito fuori bilancio.

 

Piena solidarietà del Consiglio Comunale ai lavoratori dello stabilimento di Pianodardine. Da più parti è stata sottolineata la necessità di ottenere fondi dalla Regione Campania che continua a privilegiare le province di Napoli e Caserta e di far diventare la vicenda di portata nazionale e di farla riconoscere come disastro ambientale.

 

cfr.www.irpinia24.it

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