Ho letto della decisione del senato di non accorpare le province, diciamo che ne sono contenta, ma pensandoci bene: non rischiamo di chiuderci in un provincialismo che in qs momento non ci aiuterebbe? So di essere una voce fuori dal coro, riguardo a qs argomento, ma come è vero che rimanere in Europa ci rende più forti, non potrebbe essere che due province insieme potrebbero essere più forti? E poi: immaginatevi cosa è successo quando hanno unificato l'Italia....
Dicembre, seconda settimana: martedì
11.12.2012 11:23Domenica all'Angelus, Benedetto XVI ha invitato a prepararsi per “vedere, con gli occhi della fede, nell’umile Grotta di Betlemme, la salvezza di Dio”. Commentando il Vangelo ha detto: “nella società dei consumi, in cui si è tentati di cercare la gioia nelle cose, Giovanni il Battista ci insegna a vivere in maniera essenziale, affinché il Natale sia vissuto non solo come una festa esteriore, ma come la festa del Figlio di Dio che è venuto a portare agli uomini la pace, la vita e la gioia vera”.
Eugenio Scalfari, nel suo editoriale (9.12. 2012), dà la responsabilità delle dimissioni di Monti ai “ricatti” di Berlusconi. “I decreti ancora in attesa di essere convertiti in legge sarebbero stati bloccati a cominciare da quello sulle Province e quello sullo sviluppo che infatti hanno già avuto il voto contrario del Pdl”. Monti, preannunciando le sue dimissioni e del governo a Napolitano, ha espresso di voler far approvare, però, prima la legge di stabilità finanziaria e quella sul bilancio. Dopo la formalizzazione delle dimissioni, il governo resterà in carica solo per l’ordinaria amministrazione fino al voto, entro la seconda metà di febbraio. La campagna elettorale sarà ristretta, con il nuovo Parlamento entro la fine di febbraio. Berlusconi, secondo Scalfari, “voleva rappresentare i moderati, ma quali moderati? I voti dei quali va in cerca non hanno nulla di moderato. La sua posizione si affianca a quella di Grillo: anti-Monti, anti-Europa, anti-tasse, anti-euro, anti-riforme. Ed anche anti-Napolitano”. Conclude augurandosi che il popolo al voto “scelga responsabilmente i partiti della democrazia, del cambiamento, del realismo” perché “si tratta di ricostruire lo Stato, di modernizzare il benessere, di accrescere la produttività, di combattere le mafie e le clientele parassitarie, di distribuire equamente il reddito, di snellire la burocrazia, di ridare ai giovani e alle famiglie speranza e fiducia”. Se non costruiamo l’Europa “come vera patria di tutti gli europei”, “saremo tutti condannati all’irrilevanza economica, politica, culturale. Non dimenticatelo mai nei prossimi anni e non dimenticate che l’Italia non può far nulla senza l’Europa e l’Europa può fare ben poco senza l’Italia”.
Enrico Mentana, invece, su tweeter ha scritto: “Lavorìo per convincere Monti, furioso col Pdl che l'ha ripudiato, a essere il candidato premier del centro. Ma così andrebbe pure contro il Pd” e “ho visto Monti a UnoMattina: somigliava in modo impressionante a uno che si candida”.
Infine, al Senato ieri si è deciso di non convertire il decreto sulla riforma delle Province in legge perché incostituzionale. Irpinia e Sannio non saranno accorpate ed Avellino resterà capoluogo.
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L'unione, si dice, fa la forza. Io credo che il reale problema sia il lavoro: tagliare degli enti (Prefettura, Questura, Provincia, etc), significa anche tagliare stipendi agli impiegati. Se ci fosse la garanzia che dall'accorpamento non venga meno il posto di lavoro o che ne sia offerto altro, l'unione potrebbe essere positiva. Ma non sarebbe andata così... Nulla contro i nostri vicini regionali, anzi dal confronto fra le culture nascono buone idee: no alla chiusura mentale, si al rispetto territoriale reciproco.
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