"Presentato il Movimento Irpino Bene Comune (MIBC), Confronto aperto" di Gerardo Salvatore

22.12.2012 17:08

La presentazione del MIBC (Movimento Irpino per il Bene Comune) presso il Circolo della Stampa di Avellino ha già suscitato notevole attenzione all’interno della società civile, della comunità ecclesiale e del mondo politico cittadino e provinciale. I laici cristiani, animatori e fondatori del Movimento, attraverso un confronto aperto, vogliono rivelarsi come anime della città di Avellino e delle piccole comunità dell’intera provincia dove operano, con passione, gratuità ed intelligenza, promotori sociali cristiani, che dopo un lungo e dignitoso silenzio, vogliono uscire da una situazione di irrilevanza culturale e politica, stanchi di assistere al progressivo degrado della politica. La loro, vuole essere una presenza attiva e responsabile nel tessuto sociale, culturale e politico, nel solco del cattolicesimo sociale e democratico. Si tratta di giovani e di donne, già presenti nelle associazioni e gruppi di ispirazione cristiana, nelle parrocchie, nelle scuole, negli ambiti relazionali e di servizio della comunità irpina. L’interrogativo al quale vogliamo positivamente rispondere è quello di coniugare, proprio per promuovere il bene comune, l’essere, contemporaneamente, buoni cristiani e buoni cattolici. D’essere, anche, credenti fedeli agli insegnamenti della Chiesa e rispettosi delle leggi dello Stato, pur convinti della laicità dello Stato e della politica e del prezioso magistero della dottrina sociale della Chiesa. La storia della nostra Repubblica ci fa ammettere che il significativo binomio cittadino-credente è stato eloquentemente costruito e testimoniato da cristiani di grande statura come De Gasperi, La Pira, dal “giudice ragazzino” Rosario Livatino, definito da Giovanni Paolo II «martire della giustizia ed indirettamente della Fede». In un momento di grande smarrimento spirituale va ricordato che ci sono ancora tanti credenti che, nel silenzio fecondo del loro impegno quotidiano e con costante sacrificio, servono lo Stato, ossia noi cittadini. Si tratta di veri testimoni del Vangelo e di autentici promotori del Bene Comune. A coloro ancora dubbiosi e sospettosi nei confronti di persone che propongono un impegno nuovo ed urgente, risponde la Gaudium et Spes, quando afferma: «I laici che hanno responsabilità attive dentro tutta la vita della Chiesa, non solo sono tenuti a procurare l’animazione del mondo con lo spirito cristiano, ma sono chiamati anche a essere testimoni di Cristo in ogni circostanza e anche in mezzo alla comunità umana». Tali parole ci obbligano a rivedere l’approccio come laici cristiani all’interno della comunità ove ci sentiamo in cammino con i fratelli e le sorelle in difficoltà, convinti che “ciò che vi si dice all’orecchio predicatelo sui tetti” (Mt, 10,27) e convinti che, non è lecito abbandonare la via in salita che il momento presente ci pone davanti, sicuri che arriveremo al pianoro dove è più facile respirare e condividere, come comunità civile e cristiana, il clima di speranza e di giustizia sociale: questo è il percorso culturale e politico del MIBC.

(Si veda https://www.ilpontenews.it/img/archivio/dic_22_2012.pdf, pagina 5)

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